Preghiere
(tratte dal libro di preghiere "Pax Mecum" dettate dalla Santa Voce a Pia)
PAX MECUM
la pace è con me per donarla a te, fratello.
Con Te, o Padre, perché Tu sei in tutte le cose.
In tutto ciò che è luce di verità io ho trovato la pace mia, quella pace che Tu mi dai guardando sì tale Croce, perché essa è stata e sarà la mia pace e la resurrezione da Te voluta.
* * *
Signore, Tu sei, fà che noi siamo.
* * *
O Padre, sii con me quale sei Tu, metti in questo cuore la Mano tua, fa' che io La senta così paterna, così dolce, così possente, così vicina e possa sentire Tu questo mio cuore che dice a Te: “Bene Ti voglio, ma tanto che dir non so, perché è piccolo questo cuore e se dico piccolo, piccola esce la favella mia. Allora Tu che tutto sai, perdona, ama, aiuta e fa' che io possa amare, aiutare e perdonare come Te”.
PREGHIERA PER LA PACE
O Dio di pace, da’ questo tuo dono a chi l’anela, a chi in desio d'essa langue e a chi muore perché essa avara è.
Da’ la tua pace a tutti, o Padre, perché privi d’essa, amor non c'è, privi d'essa, la vita, quale Tu desti, è un fardello e questo fardello di vita morte ci dà.
Stendi la tua pace su tutti i continenti, su tutti i popoli e fà che tutti, nel riconoscere Te Autore di loro, possano stringersi al cuore il nemico come fratello e innalzare a Te il loro inno di grazie.
Innalzo a Te, o Padre, questo cuore mio, esso è pieno di affanni e di dolori per l’uomo che non crede a Te e morte dà a me non per venire a Te, ma per essere lontano da Te, perché questo cuore condanna chi male fa.
Allora Tu da Padre ascolta questo cuore mio, metti la pace tra uomo e uomo, fa’ vedere la Mano tua, l’Onnipotenza tua, e che esso si appressi a dare il bacio della pace all’altro fratello mentre il cuore di loro canta a Te.
Lodato sii Tu, o mio Signore, che sproni e operi e pace dai, sollevi i cuori e speranza metti, mentre quel fiore che s’inchina sullo stelo, non muore, ma sorride a Te, perché in Te esso ha trovato quello che in sé desiava.
Lodato sii Tu, o mio Signore, che fai scorrere l’acqua, affinché mi lavi il cuore, e fa’ che in quest’atto io possa vedere e sentire Te, mio buon Maestro, che lavi me, che sollevi me, che dai Te a me.
Lodato sii Tu, o mio Signore, che fai spuntare l’erba ove la pietra sta, che dai il pane a chi amaro lo dà, che dai la sorgente a chi di sete morire fa, ma attendi il cuore d’esso che canterà un dì a Te.
Lodato sii Tu, o mio Signore, che dai il pane, la sera per il riposo mio, e mentre esso, il corpo, a riposo sta, l’anima a Te vola, Te desia, a Te si innalza e canta amore, amore quale sei Tu, o mio Signore!
A te, pace, che il Padre seminò e l’uomo caccia, che tu possa nascere in questo cuore mio per radici fare,
per darti a chi perduta ti ha, a chi non sa il dono.
E Tu, Padre, Signore d’essa, portala ancora qui, in questo cuore mio, che essa feconda sia, per benedirla in Te, Signore mio.
ALLA SS.MA TRINITA'
Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito che in me Tu stai, dammi il tuo Cuore che in Te mi sto, dammi la luce che l'Eletto pose e a Te, o Sommo, io donerò il cuore e la vita, ché vita non è se non c’è luce che Tua è.
Uno siete ma Triade vi fate: Padre, Figlio e quello Spirito che in noi favella.
Uno il Padre, Uno il Figlio, Uno lo Spirito ed ecco che in Tre vi date: uno il cuore, la mente, la volontà in quel Bene che Padre s’appella e in cuore quella rugiada che pace feconda e pace mette.
O Santa Triade che a me voi state, fate che mi siate sempre in cuore e pensare possa sempre in Tre, o mio Signore, in Tre perché anch’io farò parte a Te, in Tre starò a glorificare e sempre glorificarmi perché in me c’è tutto quello che amore desia e amore mette.
PREGHIERE A GESU'
Genio Eccelso Salvatore Universale
Cuor di Gesù, amaci sempre di più.
Fa’ i cuori umili come sei Tu e quella Mano che dice il Cuore tuo, fa’ ch'io La senta e imitarLa poss' io, perché Maestro ci sei come
quel dì quando per le strade ivi e nessuno guardavi, ma tutti in uno a Te portavi.
* * *
O Gesù che ci guardi, abbiamo fame, piaghe e sete.
Mandaci la manna che ci sfami, il tuo amore che ci risani, la tua fede che ci disseti.
O Gesù, infinitamente giusto, che tanto ci ami, io misera cosa sono nell’universo, ma tanto cara a Te, aiutami in questo bisogno di elevarmi.
Dammi la tua pace, ed io sarò Teco e Tu sarai meco in eterno, o Signore.
Aiuta tutti, anche i miseri condannati là dietro quel sipario.
PREGHIERE A DIO PADRE
Dio, lume, luce, vita che non muore; meta che risorgere ci fa; sorriso sempre vivo per chi spera, per chi crede, per chi ama.
Dio, ovunque Tu stai Ti benedico, Ti sento in questo cuore mio perché Ti amo, perché Ti desio, perché credo in Te.
Tu sei il domani, Tu sei l’amore, Tu sei il palpito che vita dona, Tu il respiro, Tu la vita, Tu il tutto, Tu sei in me.
* * *
Dio mio, grazie della Luce che ancora ci dai. Fa' che questa possa illuminare i nostri passi, la nostra fede, il nostro andare. Grazie del fiore che ancora ci dai e domani ecco il frutto che offrire si dovrà a Te, Amore, perché Tu sei il grande Donatore, la Luce che mai si spegne.
Se in noi Tu vivi, noi viviamo mio Signore.
Fa' che questo nostro cuore vivo sia per lodarTi, glorificarTi, amarTi ancora di più.
PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO
A Te, o Spirito che favelli in me, quale tua creatura vienimi in ascolto sempre e fa’ che io ascoltar Ti possa con il cuore in mano, con pensieri puri, con mente al Padre, al Figlio che in Te sono.
Dammi la forza che dice a Te quello che muove cuore, l'amore.
Dammi la forza di appellarti ovunque il penso mio vacillar mi fa.
Sostienimi con la fede al Padre, l’amore al Figlio e la speme in Te.
PREGHIERA DEL MATTINO
Ti amo, o mio Signore, Ti amo tanto perché sopra di Te niun bene c’è.
Ti credo, o Padre, e fa’ che io Ti senta vivo in me per essere anch’io vivo come Te.
In me Ti vedo, o mio Signore, tutto in me, reggimi il cuore, dammi la mano e fa’ che senta quest’alba, questa che mi da’ Te, o Signore, Te che fai parte di me come io faccio parte di Te.
Ti benedico, alba, perché mi porti il sorriso del Padre, il consenso suo, l’amore del Figlio e il benedire d’Ello.
O benedetta alba, che tu possa portare il desio degli uomini per ire in quella Fonte e lavarvisi tutto il cuore e ire liberi, uniti a cantare l’eterno Amore, l’eterno vivere.
Gloria al Padre che in cielo è. Gloria al Figlio che corona fa. Gloria all’Alito che è in me per cantare osanna a Te, o Signore, che Luce sei di tanto Amore.
Bacio la terra perché Dio mise amore, perché Dio mise Germe che Croce prese per venire a me.
PREGHIERA DELLA SERA
Nel pensiero Dio, nelle veglie dico: "Ti amo". E, nell’amare, la Luce tua, o Signore.
Dacci la buona sera, o Padre, come si addice ai figli di un tale Padre.
Buona sera a tutti, pure ai miseri che condannati là, dietro a quel sipario, attendono da Te la buona sera.
Dagliela, o Padre, come la sai dare Tu. Sii con tutti come Tu sei, come noi Ti vogliamo: Dio di misericordia.
Benedici le nostre case, i nostri cari, i nostri morti.
In questa sera fa’, o Padre, che i nostri pensieri siano puri a Te.
Fa’ che a questi il tuo ci sia vicino, ci sia per dirTi ancora: "Santo Padre, benedici noi".
Dai la buona sera a chi soffre, a chi muore lontano da Te.
Benedici i nostri cuori, i nostri pensieri.
Fa' che le nostre mani, congiungendosi alla preghiera, esprimano quello che il labbro tace ma il cuore muove a Te.
Dai la buona notte, o Padre, a tutti quanti, perché figli Ti siamo.
Dai la pace nel cuore e i sensi in purezza a Te.
PREGHIERA PRIMA DEI PASTI
Dio, da’ a tutti, come a me, sì tale cibo.
Se son poveri, da’ tutto quel che desiano.
Se sono ricchi metti in cuore il senso che carità si appella.
Se sono potenti, da’ la clemenza.
Se sono avari, la generosità.
Se sono bruti, il perdono, e possano gustare con il pane il Pane
tuo che è più del pane: il Pane del perdono.
PREGHIERA DOPO I PASTI
Grazie, Padre, del cibo a me dato, grazie per chi in Te non vede il gesto tuo.
Fa’ che il nutrimento che a me s’avanza (che Tu mi hai dato), possa sentirlo nel cuore, perché in questo che Tu mi desti c’era il Cuore tuo, o Padre, quale io sento in me.
PREGHIERA PER GLI AMMALATI
O mio Gesù, come sei morto, ancora si muore ora per ora, attimo per attimo.
Nessuno lenì i tuoi dolori, anzi l'uomo non s'addolse, ma infierì di più chiudendoti la bocca con quello che ello aveva nel cuore, quel cuore che in desio Tu appellasti in Te.
Ebbene, lenisci Tu i dolori dell'umanità, abbi pietà di tutti noi, perdonaci, stendi la tua Mano su di essa come La sento nel mio cuore per cui mi dai la forza di dire tanto per essa.
PREGHIERA PER I BIMBI AMMALATI
O Madonnina bella, come quel fiore che testè Tu vedi par che dica: "ci sono anch'io". Ecco, Madre, ci sono pur io. Fammi degno, che come quel fiore io possa starti presso per dirti ancora:" quale Fiore in me Tu sei!"
Stendi la Mano tua sulle membra mie, sanale come vuoi Tu, non come voglio io; fa' che io senta la Mano tua che accarezzi la testa mia. Scenda su di me e su tutti i bimbi come me quel briciolo tuo, quale s'addice a noi.
Grazie, o Madre, che io possa dirti tanto, che io possa appellarti tanto, Madre mia. Salvami, aiutami, proteggimi, fammi degno di Te.
PER CHIEDERE UNA GRAZIA
Ti guardo, mi guardo, guardo.
Nel tuo sguardo a me che sento nel mio cuore, Ti guardo e spero.
Mi guardo e chiedo con la speranza che sento in me.
Guardo chi mi sta appresso e prego Te che mi guardi e spero, Padre, spero e come credo attendo la grazia tua.
DOPO LA GRAZIA RICEVUTA
O mio buon Gesù, dirTi grazie è poca, piccola cosa.
Cosa posso dare a Te per il dono che a me Tu dato hai?
Tu m’hai dato il tuo Cuore in quel bisogno che certezza m’ha dato che al di sopra delle nostre miserie ci sei Tu.
Ed io cosa posso dare a Te? Nulla ho in me da dare al Cuore tuo, solo questo mio cuore riconoscente a Te io darò. Sarò tuo, o mio Gesù, tuo in tutto me: non sarò egoista, non sarò più vile, né avaro, né ipocrita, solo questo io posso fare per me, per essere degno di Te, del tuo Cuore di Padre, Fratello, Amico.
Guarderò la tua Croce e non chiederò più a Te se croce verrà a me, ma solo il Cuore tuo per essere forte come Te.
ATTO DI DOLORE
Il cuore mi duole per averTi offeso, Gesù mio. Tu tutto sai di me, io nulla devo dire per coprire il dolore che ho dato a Te!
Allora perdonami, perdona questo labbro che peccò, perdona da Padre quale Tu sei, quale io Ti sento, perdona come hai perdonato tutti i tuoi crocifissori, quello che Ti negò, quello che Ti tradì.
Dai il loro dolore a questo cuore mio, fa’ che io diventi piccolo, piccolo più di quanto mi vedo, affinché questo labbro non possa offendere più Te, perché Tu sei il mio Signore, il mio Padre, il mio Dio!
Dammi la forza di dire grazie, così, in questo cuore mio, dammi la forza di perdonare chi offese mi dà, dammi la forza di ringraziarTi in quello che Tu mi dai, in quello che sento che viene dalle Mani tue. Dammi la forza di essere ancora per benedirTi, lodarTi e amarTi ancora di più.
Da’ la pace tua a chi l’anela, come la desia questo cuore mio e stendila su tutti i popoli.
PER IL CUOR CHE DUOLE
Ti presento i miei peccati, perché io possa chiedere per essi il mio perdono.
Ecco, Padre, i miei peccati.
Sono stato falso con chi credeva in me sincerità.
Sono stato duro con chi suddito era.
Ho negato il sorriso a chi sperava in me, come ho negato la mia mano a chi credeva in me!
Nessun pensiero a Te, o Padre, per dirTi grazie dei doni tuoi, nessun pensiero a Te!
O Padre, che come un faro Tu guardi me, sono stato vile, perdonami, non lo sarò più.
Fa’ che io Ti senta come Tu mi vuoi, abbi di me pietà. Ed io, io non sono degno che Tu guardi me, vieni nel mio cuore così come in quella grotta povera, misera quale sono io.
Non guardare i miei peccati, ma guarda la mia fede, io non sono degno che Tu venga a me; fa’ che io senta la tua Mano sul mio cuore.
Perdonami, io Ti do tutto me, io Ti amo tanto, o Padre.
Benedici questi pensieri miei, la mia bocca che solo amor tuo chiede. Benedici la volontà mia, pura in Te quale Tu mi vuoi.
Ave, Maria, Tu fosti Madre del Creatore, Tu fosti degna del mio Signore, Tu fosti la Figlia che in verginità desti il Frutto, fa’ che questo Frutto io Lo senta per darLo ad altri come L’hai dato a me.
Ave, Maria.
PER LENIRE UNA PENA
O Padre, in quest’alba il cuore mio attende Te. Ecco, io voglio prima dire quanto bene Ti voglio.
Ecco, o Padre, ascolta me.
Il cuore dice che oltre Te nessuno c’è che dà tanta pace al cuore mio.
Oltre Te, o Padre, nessuno c’è che consolo dà al cuore mio.
Oltre Te nessuno c’è che pace dà oltre la pace tua.
Ecco, o Padre, la pace tua, quella cui noi aneliamo sempre nel nostro cuore, essa sta presso di Te. Tu sei la stessa pace, Tu la dai e nessuno può dire:
“Questa è mia”.
Allora, Padre, ecco Ti presento il cuore mio in pena, in una pena che solo Tu sai. Quale dolore c’è in me!
Ecco, Padre mio, dammi la serenità tua, la pace tua e fa’ che questo dono che io sento in me, io possa darlo così, come Tu lo dai a quelli che non sanno che oltre il dolore ci sei Tu.
Ti amo tanto, o Padre, Ti amo tanto che dir non so.
Ecco, prendi in me il bello che Tu vedi, prendilo, o Padre, e fallo ancor più bello, perché io sia degno di essere tuo quale è in me il desio.
Ecco, o Padre, salva chi sta nel cuore mio.
Salvali, essi Ti sono figli, fa' che non li inducano in tentazione, ma liberali Tu da quel male che tale si appella.
Stendi su di noi, figli tuoi, la tua santa Mano e che questa sia per perdonare e non per colpire. E se, purtroppo, le ire nostre sono tante che aneliamo al colpire tuo per riconoscere in noi il peccato, colpisci da Padre perché tale Ti sentiamo in noi.
Fa’ che io Ti senta nel mio cuore, fa’ che io possa dirTi:
“Perdono, o mio Signore”.
Fa’ che io Ti ami ancora di più per additarti agli altri che, come me, in peccato sono.
Da’ a noi le grazie tue, da’ a tutti la tua pace, o Padre, ed essa sia feconda come il tuo Cuore.
Or ecco, o Padre, io Ti stendo la mano, prendila, tienila calda in Te e fa’ che essa si alzi solo per dare, benedire, cogliere il male per farne un bene degno di venire a Te.
Ecco, Padre, benedici il tal dì e fa’ che esso sia speso per il trionfo tuo e per tutti quelli che, scontenti nel cuore, non sanno l’immenso amore che Tu hai per noi tutti.
Bacio questa terra perché essa a me i natali dette.
La ribacio perché è tuo dono a noi.
La ribacio ancora perché essa è il mezzo per venire a Te, o Padre, quale io desio in me.
Nell’immenso cielo io mi perdo, l’infinito mi sbigottisce, il sole mi dà calore, esso dice il più grande dono tuo, o Signore.
Tutto il creato ha quell’ordine che mi dice la Mente tua; esso, o Padre, mi parla di Te.
Mi sento tanto piccolo che sperando in Te il cuore non duole.
Ecco, o Padre, prendimi Tu per mano, figlio Ti sono pur io come quel sole che tanto grande è che sbigottire fa la mente mia sì piccola come me.
Prendi la mia alma, prendila, o Padre, essa è tua, rendila piena di Te, e in questa mia piccolezza, vedi, io in Mano tua sorrido, guardo il sole, la natura, il cielo, l’infinito e dico:
“Tutto intorno a me per cantare in coro a Te”.
ATTO DI UMILTA'
A Te, o Padre, tutto di me.
M’inchino e tocco la terra, perché umile mi sento di fronte alla Potenza tua di Padre e di Signore. Guardo le cose tue, quelle che Tu creato hai: tutto è tuo, anche l’opera dell’uomo perché ello è suddito tuo, da Te ha attinto, dalle opere tue ha copiato; se in esso il bene luce, oh, certo che Tu hai messo il seme e in ello ha fecondato!
Ti do tutto di me, accogli questo me e amalo così da suddito, servo tuo, perché desidero essere tuo un dì e Tu mi appellerai figliolo: ecco il mio desio, ecco il Cuore tuo.
Dammi la forza di dirTi un prego, dammi la forza di dire grazie di questo e così, in umiltà di cuore, attendo l’Amore tuo, perché amore ho dato, umile fatto mi sono, piccolo ancora, e fa’ che canti il più bel verso per essere ancora piccolo e venire a Te.
CONFESSIONE SPIRITUALE
O Dio, eccomi quale sono, ecco a nudo l’alma mia.
Dio, salvami, abbi pietà di me!
Sono stato spergiuro non usando i doni a me dati, come Tu mi hai dato.
Aiutami a non essere più fragile. Come vedi sono stato amorale, perché in pensieri ho messo a nudo gli
altri mentendo con me. Avviliscimi col tuo amore, Padre, ma rendimi puro quale io voglio essere.
Salvami dall’ira tua che in me sento e la paura tremare mi fa, tremare per il Bene che sento in Te.
Salva tutti per il tuo amore, Padre, e fa’ che Ti senta nel mio cuore.
Sono stato vile, bugiardo, ipocrita e falso. Perdonami, o Padre, fa’ vedere la mia colpa al Sole tuo.
Mi trovo in un caos di vermi: tale sono.
Sono in un caos di vili: tale sono.
Sono in un abisso di morte: morto mi vedo.
Sono in un abisso di menzogne: falso mi vedo.
Sono in un abisso di debolezza, perché debole sono, debole del vero forte quale sei Tu.
Sono misero, perché ho tutti i miseri attorno a me; solo Tu ricco sei, solo Tu potente, Sommo Amore.
Fa’ che io faccia parte di Te, dei doni tuoi e che questi siano nel mio cuore per dirTi: "Grazie, o mio Signore!"
Ecco, accogli me in Te. Salvami, o Padre, e fa’ che il Cibo di cui non sono degno, voluto sia dall’amore tuo per me.
COMUNIONE SPIRITUALE
O Dio, che sei rinchiuso nel santo Tabernacolo, salva e consola il cuore mio.
Consenti che io rubi il Cuore tuo e Lo porti a me.
Sii benedetto in tutti i templi dove l’uomo volenteroso sa trovare il tuo Cuore.
Sii benedetto in tutti i luoghi dove non sei adorato.
Benedetto il tuo Cuore di Padre, di Signore, di Amico.
Benedetta questa tua santa Casa nella quale Tu inviti a pregare.
Benedetto sii sempre, o mio Signore, che dai l’amore e la pace.
Io Ti adoro e Ti prego di non guardare la mia piccolezza, le mie miserie, e di darmi la tua Luce.
Ascoltami, Signore, accostaTi a me e ottienimi che possa partecipare alle tue ricchezze e allora nessuno sarà più ricco di me.
Perdona l’uomo cieco e sordo; ravviva il cuore di chi non ha avuto ancora la gioia di comprendere l'Amore tuo.
Vieni spiritualmente dentro di me, vieni, io Ti attendo, pur non sentendomi degno di riceverTi e di adorarTi.
Benedici questa mia giornata.
Benedici il mio lavoro.
Benedici la mia casa, la mia famiglia, i miei conoscenti, amici e nemici.
Consola gli ammalati, i diseredati, i peccatori.
Benedici quelli che Ti bestemmiano, non li allontanare da Te, affinché sentano in loro accesa la tua fiamma.
Benedici tutti i popoli vicini e lontani.
Benedici quelli che Ti negano e che dicono di conoscerTi e di amarTi, mentre sono pronti a tradirTi.
Benedici e perdona tutti.
Fa’ che questo mio cuore si trasformi in un tempio per accogliere Te e tutti quelli che hanno sete e fame di Te e che io possa dare ad essi parte di quello che Tu generosamente mi hai donato a piene mani.
Bacio la terra perché in essa mi è stato concesso di trovarTi, perché è un dono tuo; e se essa mi ricorda che pur io sarò polvere un dì, ho fede che l’alma rimarrà pura e candida, come ora, così sempre.
Luce che lume dai, illumina questo cuore e fa’ che nella tua Luce io trovi la Luce.
Luce che fai sazi i cuori, che colmi e pace dai, che sani, che benedire sai, benedici me, misero peccatore, misera anima che anela a questa Luce, la Luce tua, o Signore!
Fa’ che essa mi bagni e in questo bagno io possa chiamarti sempre Padre, perché Lo sei, perché Ti amo, perché Ti adoro in tutta la creazione e in Te voglio stare, umile, raccolto, ma sicuro di me.
PER IL VENERDÌ SANTO
Misericordia di me, o Padre, abbi pietà di me, anch'io ho peccato, anch'io ho venduto il tuo Figliolo Gesù quando ho tradito quell'amico, quando ho ripetuto quella parola affinché cammino essa facesse per colpire ancora di più.
Perdona, o Padre, perdona come quel tuo Figliolo perdonò quel Giuda, quei crocifissori, abbi pietà di me.
E Tu, Gesù, che su quella croce pur me hai guardato, Ti prego non mi guardare da Lassù, fa' che io mi strugga di dolore, fa' che io fugga non da Te, ma da quel peccato che tira me.
Perdona ancora e fa' che questa parola possa sempre dire per chi non sa il male che si fa. Perdonami, o Dio, sì, Gesù, Tu fosti un Dio in terra, Tu hai dato la resurrezione, da' anche a me questo grande dono perché Ti credo, perché Ti amo, perché prometto in questo dì che ricorda la morte di un Giusto quale eri Tu, prometto di amarTi e amare sempre anche quello che odia me.
Oh, pietà per tutti quelli che corrono, che paura hanno dell'uomo, paura di essere presi! E Tu perdona come allora; perdona i peccatori ostinati, essi hanno gli occhi bendati e non vedono, come non videro che Tu eri un Dio.
Perdona le donne che si donano, esse non sanno la grande ricchezza della purezza. Perdona le fanciulle che fredde sono e sentono solo quel fuoco, quello che le menerà al loro fuoco.
Perdona tutti, o Dio, e fa' che questa parola suoni ancora fra tutti gli uomini di buona volontà.
Io qui prostrato Ti ringrazio di questo grande dono, quello di sentirTi Fratello e Padre. Ti ringrazio di tutte le grazie che ci dai. Fa' che io mai fugga per paura dell'uomo, no, Dio, ma che abbia solo paura di Te. E queste labbra mai a offesa suonino, mai il falso dicano, mai metterTi in croce, mai, o Dio, ma colpisci piuttosto questa carne e fa' che l'anima mia sia degna di Te.
VIA CRUCIS
Durante un pellegrinaggio della comunità del “Pax Mecum” al Santuario della Madonna della Sciara a Mompileri, località alle pendici dell'Etna (CT), la Santa Madre ha dettato a Pia la seguente Via Crucis.
“Via Crucis” da farsi lungo la strada del Santuario della Madonna della Sciara di Mompileri ove una fila di croci invito fa alla preghiera.
“Sosta – dice al passante – e prega”.
1a Staz. – Ti adoro, o Croce, perché in te vedo il cuore del Figlio del Padre che muore per me. E Tu, Padre, perdonami se poco amore, poco rispetto vedi, abbi pietà di me.
Pater, Ave, Gloria.
2a Staz. – Dio, abbi pietà dell’uomo che indifferente passa e vuole, vuole quello che lui meno ha e non quello che dentro di lui si resta, per coglierlo e venire a Te.
Pater, Ave, Gloria.
3a Staz. – O Santa Croce che bagnata fosti del Sangue del più puro Asceta, del più puro Figlio del Padre, sii sempre presente nel mio dire, affinché io possa emendarmi e adorare in Te il Padre.
Pater, Ave, Gloria.
4a Staz. – Oh, Madre, qui sei anche Tu che duoli ancora! Porta questo cuore mio a Te, ché io pianga in Te per me e possa dire ancora “Ave” sotto questa Croce, perché in essa ti sento ancora Madre, Madre mia.
Pater, Ave, Gloria.
5a Staz. – In questa lava ove l’uomo ha posto Te, segno d’amore, possa ancora Tu dare questo segno a chi passa, a chi in Te vede quell’Uomo che morì là, in Te, Croce, per dare vita, vita in sè.
Pater, Ave, Gloria.
6a Staz. – Oh, Dio, Ti amo tanto che sotto questa Croce io mi vedo, io che ho peccato contro di Te! Abbi pietà di me, di quelli che come me non sanno quale Cuore c’è per tutti noi.
Pater, Ave, Gloria.
7a Staz. – Ecco, o Gesù, mi hai dato questo dono di vedere, vedere me, sì, perché in questa Croce io sarò se pecco, se ladro sono di Te e nulla dò, quel nulla che peserà un dì su di me.
Pater, Ave, Gloria.
8a Staz. – Alzo gli occhi: com’è alta si tale Croce, alta perché ben alto Tu eri!
Ed io che tale mi sento quando invece il nulla c’è in me se non adoro quell’Altezza tua che grande farà me.
Pater, Ave, Gloria.
9a Staz. – Ecco, Gesù, ancora questo cuore a Te dice: “Abbi pietà di tutti noi, pur di quelli che cari ci sono, di tutti i figli tuoi. E fa’ che questo segno sia segno di pace quale esso il dice, quale esso cantò là su quel colle lontano che un perdono rifulse di Luce. E ancora si tale Luce esso il dà”.
Pater, Ave, Gloria.
10a Staz. – O Dio, mi sento piccolo piccolo, perché vedo Te in essa Croce che parla in me. Parla e mi dice che questo cuore pieno è di terra. Ebbene, cacciala via, perché io voglio venire a Te.
Pater, Ave, Gloria.
11a Staz. – Guarda, o Gesù, guarda questo nero intorno: la terra ha sussultato e ha dato questo nero all’uomo, affinché esso ancora in terra sia. Allora, se Tu hai permesso ciò, amaci come sai amare Tu, questo io desio: l’Amore tuo a noi.
Pater, Ave, Gloria.
12a Staz. – Io sento in tutto me questo segno, perché ovunque si vede, in volto, in membra, in mente.
O Dio, metti Tu in noi quella promessa, quella che dette il Figliolo tuo: la Resurrezione in noi.
Pater, Ave, Gloria.
13a Staz. – Ecco, o Gesù, io esulto, io il dico, io, l’uomo.
Ed allora, se esulto io, certo che Tu canti in me. Allora spero, allora canto, allora gioisco, perché Tu ancora bene vuoi a me.
Pater, Ave, Gloria.
14a Staz. – Io Ti amo, o Gesù, io Ti sento Padre.
Io mi guardo e guardandomi mi scopro: un velo nero il vedo.
Ma, ecco, alzo gli occhi e Te vedo in me, e quel velo tale più non è.
Ti vedo in tutto ciò che mi circonda, anche in questa lava ove il nero appare, ove morte essa sembra, ma quel filo d’erba mi dice di sperare, di amare, di essere Tu, o Padre, in me.
Pater, Ave, Gloria.
PREGHIERA
PER IL MESE DI GIUGNO
Come fa il massaro in questo mese che guarda la mietitura, così Tu, Gesù mio, guarda il mio cuore.
Non cogliere se esso maturo non è, ma fa’ che esso si maturi per venire a Te.
Il massaro guarda il raccolto, fa’ che pur io possa guardare il mio raccolto: il bene fatto per amor tuo.
Ecco, o Gesù, in questo mese una promessa canta al cuore mio per venire al Cuore tuo, a quel Cuore che tanto io amo: amare come ami Tu noi, come ci hai amato, come desii che noi amiamo.
Ecco io Ti amo, o Cuor del mio Signore, e in questo amore amo tutti quelli che non sanno quale Cuore Tu hai per loro. Fa’ che io possa adempiere a questa mia promessa, dammi Tu la forza di perdonare, di amare, di trovare nel mio cuore questo mio voto, questo mio desio.
PER I NOSTRI CARI DEFUNTI
Benedici, o Padre, i nostri morti e da’ quella luce, quella che Tu solo sai dare a quei cuori che anelano a tanto.
Porta il nostro pensiero a loro, la nostra benedizione e fa’ che quel dì che a noi verrà per essere anche noi con loro, possa io cantare unito a loro o pregare ancora per loro.
Dammi, o Padre, questa pace allora, questa di dire a Te: "Grazie per me e pace ancora per essi perché questi fanno parte di me ".
Ti raccomando i miei parenti più vicini al cuore mio, tutti quelli che tengo qui, in questo cuore, vogliali bene anche Tu, sorridi ad essi per questo prego mio, o Padre, Tu darai loro ancora un’altra vita, perché quel sorriso tuo è un’altra vita, la più bella che io possa immaginare.
Benedici tutte le fosse ove sta un cuore, ancora un cuore che vuole amore.
Benedici tutte le lacrime che, in questo dì, là sono e testimoniano il loro amore, una dipartita, un vuoto, una speme.
Benedici, o Padre, e fa’ che anch’io possa alzare questa mano per benedire quel ricordo e domani altri possano benedire pur me, in loro ricordo di me!
PER UNA BUONA MORTE
Nell’Ave Maria si chiama la Madre, si saluta la Madre, si vuole la Madre.
Quale madre non soccorre i figli?
O Tu, Maria Vergine, nell’ora del trapasso siimi accanto, siimi vicina come il sole bacia la rugiada, siimi vicina come il vento alla foglia.
Fa’ che senta la tua Mano presso il mio cuore per dirti sempre:
"Madre mia, Maria".
PREGHIERA PER IL 22 DICEMBRE
IN DEVOTA ATTESA DEL S. NATALE
Ti salutiamo, Stella, che nel firmamento metti in cuore a noi quell’ora di pace come a noi s’addice.
Benedetto il tal momento che in un grido, gridiamo: "Grazie, o Padre, di tanto amore! Grazie, o Padre, di tanto Cuore!"
Osanna a Te, o Padre, del dono tuo più grande che ci desti: la vita, la resurrezione nostra in Te.
Benedetto il tuo gesto di pace e di perdono quale in noi favella, quale in noi sentiamo.
In eterno benediciamo tutti in Uno, e in questo, ecco il canto del cuore nel dire ancora:
"Grazie, o mio Signore!"
PER IL S. NATALE
Ecco, Padre, in Te mi sto piccolo, piccolo è pur questo cuore e, in una
piccolezza tale, ecco mi piego e adoro Te, Autore di me. Sento nel mio
cuore qualcosa che mi ricorda Te, o Padre, ecco, il Figlio tuo. Ello è povero e vuole le carezze mie; Ello è nudo e vuole che io Lo vesta con le virtudi mie; Ello è scalzo e vuole anche Ello i calzari più belli. Ed allora metto il cuore mio ai piedi suoi, affinché Egli mi guidi nel cammino che mi porterà un dì a Lui.
Ecco, Padre, umilmente chiedo perdono dei peccati miei passati e futuri,
passati perché come quel vento essi iti sono, ma in me li sento.
Essi sono ancora quella freddezza, ancora quella crudeltà che uomo inflisse al Figliuolo tuo da indurre quell’Evento a compiersi in quel sito, luogo per cui il cuor mi duole; e quel passato è vivo in me. Ed allora, Padre, cancella, se puoi; duole il cuore di chi piangere ho fatto, di chi dolore ho dato, di chi perdono a me non dà.
In futuro fa che io apra gli occhi e la mente alla verità tua, che mi salvi, Padre, perché solo Tu sei la salvezza mia.
Ecco, stringo nel mio cuore quel Bimbo, Ello mi parla, Ello a me dice:
Amore, Carità, Abnegazione. Ecco, o Padre, fa’ che io sempre Lo senta in
me, fa’ che in questi tre doni io veda la Luce tua, tutta tua, e in questo dì che ricorda quell’Evento, fa’ che esso sia il mio Natale: nascere nel Cuore tuo di Padre e di Maestro in me; rinascere in questa miseria mia e poi elevarmi a Te, perché Ti sento Sommo, perché Ti amo, o mio Signore.
Ecco, mi presento a Te, anch’io porto un dono come quel dì lontano quando una Madre presentava un Bimbo bello, e più bello d’Ello nessuno c’era.
O Gesù, nato sei per me, nato Tu fosti per essere in me quel Maestro, Quello che chiedeva tutta l’umanità per avere essa quella Luce, quella che hai dato Tu, Cristo, caro Figlio di quel Padre Che io adoro e credo in me.
Dammi la Forza (la fede), ancora quella Forza che fa trionfare i deboli e i forti annienta in un amore che pace dà.
Fa’ che io ami Te e in Te quel prossimo come Tu insegnato mi hai. Fa’ che
queste mani colgano sempre quel bene, quello che Tu hai seminato un dì nel cuore dell’uomo che fratello Ti era. Fa’ che quest’Evento sia tutto per me e adori Te in questa culla del cuore mio: tutto me essere in Te, o Gesù mio. Fa’ che io senta la carezza tua, fa’ che guardando quella Croce io possa immedesimarmi in Te, nel tuo patire, nel tuo soffrire, in quella incomprensione degli uomini che non hanno visto in Te il Figlio di Dio, quindi il loro fratello.
Ti prego, aiutami a passare questa valle di pianto e di dolore. Aiutami ad
essere Teco, o Gesù mio, che piccolo hai fatto il tuo Cuore per entrare in noi tutti, piccoli di cuore. E fa’ che questo Evento mi sia sempre presente, e quella Cuna qui io possa sempre sentire, qui, dentro di me, nell’amare
ancora quel Giuda, quello che vendette la Carne tua, mentre Tu perdonavi e amavi ancora di più.
Ecco, Gesù mio, questa prece è venuta così come viene la rugiada alle piante per essere ancora più belle, più vive; ebbene, fa’ che Tu sia la mia
rugiada, fammi più bello, più vivo per entrare nel cuore degli uomini e pure in Te, o Padre, che Lume Tu sei di tutto me, Lume che illumina questa vita data per illuminare ancora altri, quelli che ciechi vanno e non sanno l’Amore grande che vive in loro.
* * *
In un asilo Tu venisti al mondo, così piccolo fatto Ti sei, perché Tu potessi entrare nel cuore dell’uomo.
Entra nel mio cuore, sii Tu il buon Pastore, sii Tu quel Vignaiuolo, quello che sa cogliere il loglio per buttarlo lontano da me, o Signore mio, perché voglio essere quel vino, quello che sarà in Mensa tua, per cantare l’eterno amore, quale io sento in questo dì per Te, Signore.
O Dio, che piccolo Ti facesti per venire in un piccolo cuore, vieni nel mio,
fa’ che io Ti stringa al petto per dirTi: “Sai, il cuore piccolo è, Tu fallo grande per sentire Te”.
Tienilo stretto fino a domani, in quel domani che non aspetta sera.
DirTi: “IoTi voglio bene!”, com’è misera tale parola!
DirTi: “Io Ti sento in me!”, com’è falsa tale parola!
DirTi: “Io Ti stringo a me!”, come non è vera tale parola!
Ed allora cosa vuoi che io dica?
Io misera cosa sono e non posso ricevere Te che grande sei.
Abbi pietà di me, o Dio, fa’ che io senta Te nel mio cuore.
Fa’ che io Ti stringa al cuore come Tu stringeresti me.
Perdonami, io sono pur figlio tuo. Ho peccato contro Te con la superbia, con l’avarizia, con la maldicenza, con la negligenza, con il disprezzo, con l’odio, con il falso amore a Te.
Ti chiedo perdono, abbi pietà di me, abbi pietà di me!
Io Ti credo, o Dio, nella miseria in cui sono Ti amo, Ti adoro, Ti sento in
me.
Fuggir vorrei quel che tende in basso, ma Tu ferma il passo per venire a Te.
Donami ancor nel cuore la purezza tua, insegnami ad amare chi soffre, chi
duole.
In quella fonte ove io promisi amore, o Dio, fa’ che io possa dare ad altri il
grande getto (sentimenti elevati) che Tu hai dato a me.
Grazie dei doni tuoi.
PREGHIERA DAVANTI AL PRESEPIO
Salve, o Cristo, che sotto le spoglie mortali Tu sei nato per essere uno di noi, per essere simile al più povero, al più derelitto. Ecco che in questo ricordo tuo di magnanimità, di altruismo, di abnegazione, m’inchino e adoro Te in questo misero asilo, che nudo di Te era, ma Tu pieno fatto lo hai.
Salve a Te, o Madre, che umile lì ti stavi, povera come quel Figliolo tuo e in questa povertà Tu al Padre innalzavi quell'inno che beata ti fece e in Te tutte le donne che in volontà del Padre stanno.
E Tu, umile uomo, che in disparte stavi, quasi estraneo a quell'Evento, tu miravi quella Bellezza, ma in cuor tuo dolevi, perché Essa tua non era, ma tua tu l'hai fatta col tuo consenso di figliolo del Padre e in quella Volontà stato sei.
Salve, o Padre, che in alto Tu vivi e vegli su quella pupilla (l'uomo) e bene Ti stai se essa gode, se essa ama, se essa opera in bene per sé.
Ecco, o Padre, in questo dì di festa per il mondo che ama Te, per il mondo che crede in Te, Ti prego, benedici tutti e fa' che sorrida la pace in esso perché in travaglio stiamo.
Unisci popoli tra popoli, fa' sentire il tuo Cuore di Padre e se essi a Te sordi sono, benedicili lo stesso, o Padre, perché tale Lo sei e Lo sarai in eterno.
O noi, uomini di fede, di pace e di amore, congiungiamo le nostre mani, innalziamo i nostri occhi a quel Padre. Ello lassù sta, Ello ci vede, ci ama ed allora diciamo: "Venga il Regno tuo di pace, venga il Regno tuo di amore, venga il Regno tuo di fratellanza, venga il Regno tuo che fa gridare: Uno è il Padre, una è la Fede, uno è il cammino per venire a Te, o Padre, perché in tutti noi il Nome tuo erge, ci eleva e puri ci fa".
PREGHIERE A MARIA
(Tempio di Dio vivente)
Oasi di pace sei Tu, o Maria
***
O Maria, portami al Figlio tuo perché anche io Lo senta nel cuore.
IL ROSARIO DI MARIA
Deus, in adiutorium meum intende.
Domine ad adiuvantum me festina.
Gloria...
1° Posta
Pace, o mio Signore! Dai la pace all’umile tapino come la dai al cuore piccolino.
Dai la pace alle mamme, la pace ai padri che ai lavori vanno, dai la pace ai figli che a loro stanno.
Dai a tutti la pace tua quale s’addice a noi, o Signore, e fa’ che essa sia di rose come fu la prima: il profumo a Te, o Padre, e le rose a me come Tu me le dai.
Siano queste rose senza spine, aiutami a cacciarle via e dammi la forza di dare ad altri non spine ma rose come Tu le dai a me.
Sii benedetta, o Madre mia, che del Rosario Corona sei, e del Creatore tuo di grazie sue sì piena tanto, che ai cuori dai e mai meno tu ne avrai.
Sii benedetta fra tutte le donne che ti appellano Madre e ti dicono: “Aiuta me”.
Benedetto quel Frutto Santo che ci desti per benedirti e amarti tanto.
Prega per noi, o Maria, ché figli tuoi noi siamo, prega per tutti noi che ti chiamiamo Madre, aiuta tutti i tribolati e al ricordo tuo, la Mano tua scenda sopra di noi, sul nostro cuore, per dirti: “Madre, prega per noi”.
(Prima di ogni Ave Maria dire: “Padre in me Ti sento”)
Pater, 10 Ave, Gloria
Dopo ogni Gloria
O Maria che in Cielo Tu vivi, che in Cielo Tu dai, fa' il mio cuore ricco di Te perché in Te il Padre io sento, l'Amore santo, l'Amore vivo, l'Amore vero.
2° Posta
O Rosario benedetto, tu mi nutri, io ti do a quella Madre, quali rose che io tengo in petto.
Io ti offro, o Maria, questa corona per quella Ave Maria, tienila in petto
Tu per darla a me come un saluto e un rispetto a Te.
Pater, 10 Ave, Gloria
3° Posta
O Maria, Madre mia, del Rosario benedetta, io ti offro il mio cuore, i miei pensi, tutto di me, o Maria, sii benedetta! Nella gloria Dio Ti sento, nella gloria Dio Ti amo, nella gloria Dio Ti voglio.
Gloria al Padre, gloria al Figlio, gloria allo Spirito che Santi in Tre, o Vergine
Madre, io sento in me.
Pater, 10 Ave, Gloria
4° Posta
Come uno scalino il Rosario è posto a me. Nel primo il cuore io porgo a Te, o Madre. Nel secondo i pensi per Te, o Madre. Nel terzo io glorifico Te, o Madre.
O Madre, Regina sei di quel Luogo ove stai e dei beati che corona ti fanno; eppure Tu scendi a noi e quale umile creatura a noi ti fai.
Stendi le tue mani sul mio cuore per darmi il tuo amore; stendile, o Madre mia, per sentirmi al Cuore tuo figlio; fà, o Madre, che questo scalino possa spingermi per venire a Te.
Pater, 10 Ave, Gloria
5° Posta
Ecco, o Padre, presenta pur Tu uno scalino a me; fa’ che mi sia compagna quella Madre che a me Tu desti. Fa’ che spinga il cuore a me per dirTi: “Padre, io vengo a Te”.
Non curare se il passo è stanco, se vacillare il peso mi fa; che la tal Madre mi regga il cuore e non guardi i passi che a me furono dati. Fa’, o Padre, che io non ritorni al passo, e in questo dì che il cuor festante dice “Maria”, fa’, o Padre, che io La senta mia per venire a Te.
Pater, 10 Ave, Gloria, Salve Regina
OFFERTA
Ti offro la corona, o Madre, tutta per Te. Ecco le mie rose, ecco il tuo profumo, perché è tuo. Tu lo desti a me ed io lo riporto a Te, Fà, o Madre, che come un incenso ti scenda al cuore e venga a noi un briciolo d’amore per scaldare il cuore a Te, o Madre, che sei la speme dell’anima mia.
Un inno dal cuore esce e dice: “Avanti, avanti, se spine escono dal vostro ire, ite al Rosario che benedetto sia al nome di quella Vergine Maria”.
Lodato sia il nome tuo, o Madre, che insieme al Padre, al Figlio Triade formate per scendere sopra di noi, o Madre mia, Maria!
SUPPLICA
Ecco, Madre di Misericordia, che sotto quella croce del Dio, Figlio tuo, ci desti le tue lacrime, il cuore e pur la vita ché vita non c’è quando amore ito è.
Stendo (1) su quella Croce il cuore mio, e Tu sotto d’Essa, o Madre, non lacrimare ma reggimi il cuore per darmi forza per quell’amore (2).
Buco le mie mani per i miseri passanti, buco i miei piedi per il vacillar pesante, per ire al bene ove spine colsi, per stare con Te, o Madre, tutto io mi colsi (3), e su quella Croce ove stendo il cuore, fa’ che io possa dire: “Perdono, o mio Signore” (4).
Mi sento forte, mi sento ilare, perché alla mia agonia, quando la testa in petto regge, io sono con Te, o Maria, speranza mia.
(1) Mettendo a specchio la Crocifissione di Cristo si cerca di imitarne l’esempio.
(2) L’amore al prossimo che fa perdonare chi del male ci fa “Quell’amore” è il perdono che fiorì sulle labbra di Cristo in Croce e di là perdonò i suoi crocifissori.
(3) Staccarsi dalle cose terrene.
(4) Il grande anelito è avere la forza di dare il perdono a chi male ci fece. E solo perdonando si è perdonati.
DOPO IL ROSARIO
Dio ricordati di noi!
Dio, noi Ti amiamo, perché sentiamo il tuo Cuore di Padre in questo prego che abbiamo offerto a Madre nostra. Ti preghiamo, solleva l’umanità sofferente, dolente e anche quella che perduta si sente.
Fa’ vedere la tua Mano che è il perdono, fa’ sentire il tuo Cuore che è tutto
amore per noi!
Ti raccomandiamo questa comunità di cuori, fa’ che essa grande sia, così come Tu la vuoi, e che Tu sia il solo Pastore come noi desideriamo per essere Teco.
Fa’ che chi lontano sta da noi, veda questo nostro cuore che unito al Tuo certo un dì un fiore raccoglierà, quello che noi abbiamo seminato in volontà tua, o Padre!
Ti preghiamo di tenere presenti i nostri bisogni spirituali e corporali.
I nostri morti tienili Tu nel cuore.
Pater, 3 Ave.
PREGHIERA ALLA MADONNA DI POMPEI
O Madre benedetta, che guardi e ancora preghi da lassù, piccola ti fai per salvarmi, spingi i cuori per piccoli farsi e salutare in Te quel Grande che Piccolo si fa per entrare in noi piccoli, che quali figli Te imploriamo, Madre del Divino Amore, Madre di quell’Amore che parla, che dona al cuore la speme di essere figli anche noi, ed essere un dì stretti al Cuore pur da Te.
Benedici le nostre case, i nostri affetti puri; stendi su tutti i popoli la tua Mano di Madre, e fa’ che in ogni prego che a Te viene, possa fiorire quel tuo sorriso che pace mette e speme dice.
Ave Maria, stringiti al Cuore quel Gesù per me, diGli che anch’io madre mi fo per stringere anch’io Lui, quel Creatore che vuole me madre, sorella, amica.
Benedici questa mia promessa che fo qui, davanti a questa figura che rappresenta Te, Te perché ti sento in me.
PREGHIERA PER IL MESE DI MAGGIO
Guardo la campagna e il cuor mi dice che tale sei Tu, o Maria, tutta di fiori vestita, perché in Te il Fiore più bello nato fu.
E nelle ubertose vigne, nella spiga, nel ramo fiorito, io sento Te, Madre, sento Te, perché una promessa hai dato al cuore mio, la tua promessa che vivo farai me.
Ecco, o Madre, in questo dì in cui respiro questo dono del Padre, sia il mio saluto a Te che Madre sei e che in cuore io sento. Possa questo fiore che io tengo in mano, fiorire nel tuo Cuore, o Madre, e quale tesoro tienilo, scaldalo col tuo calore come hai scaldato il Figlio tuo. Tienilo stretto a Te, digli che pur Tu bene vuoi a me. Non guardare se macchia vedi, copri il cuore mio Tu, o Madre, coprilo come hai coperto il tuo Tesoro, quando nella fuga in Egitto paura ti mosse per Ello.
Ecco, o Madre, guarda le mie miserie. Su esse sorvola e taccia il tuo Cuore, taccia come ha taciuto il Figlio tuo là, alla corte del suo tiranno; ma i tiranni siamo noi che vedendo il bene le spalle voltiamo.
Ecco, o Madre, dammi le tue Mani, fa’ che io le senta nel mio cuore. Vedi questo fiore, nelle tue Mani esso non muore, perché non può morire, perché
esso è in Te. E Tu da Madre, dammi le tue lacrime, affinché io le tenga nel
mio cuore e le custodisca: esse mi ricordano il tuo dolore per me. Dammi le tue lacrime: esse sono la testimonianza del peccato mio.
Ecco, su quel fiore io stendo il cuore mio e Tu, Madre, stendi pure il tuo e così in due Tu mi porterai al Figlio tuo e là starò con Te, con Lui, e canterò quello che Tu mi hai insegnato con le tue virtù, la tua promessa.
Ecco, Maria, che Regina sei di lassù ove dimori con il Figlio tuo, stendi sul cuore di tutti questi fiori che qui vedi, in questo prato che è tutta vita, stendi la tua mano di Madre, guidaci con gli occhi tuoi benigni, sostieni il gambo, fa’ ch’essi non cadano nel fango della strada.
Tieni, reggi il mio cuore, affinché io possa guardare e guardarti in me.
Dona il profumo della pianta, dona la carità e fa’ che questo che Tu benignamente dai, io possa darlo a chi lontano è da quel prato, che pur conoscendo amore, sordo e duro ello si fa.
Stendi su tutti questi fiori l’amore tuo per noi e cogli nel tuo Cuore di Madre
questo mio desio.
Benedici la mia giornata, benedici tutti i campi che in attesa stanno del lavoro come benedici il cuore dell’uomo che in attesa sta del pane quotidiano.
Da’ quello che ristora il cuore e pure il corpo, perché esso deve pur cantare l’eterno amore che si sente in quel fiore, in quello che offerto io ti ho, o Madre. Tienilo in Te, bacialo come Tu baciasti il Figlio tuo, così Madre il tuo Cuore in me. Perdona se esso, il fiore, è vile, ipocrita, falso, nero; perdonalo, perché Madre sei, perdonalo, guardagli il cuore, esso è come figlio tuo e come tale io vengo a Te.
Benedici chi mi sta nel cuore, chi mi parla di Te quale pastore, benedici la mia casetta che riposo mi dà in attesa di quel grande riposo.
Benedici tutti quelli che non ti amano: essi sono freddi, perché non sanno il Cuore tuo per loro.
Benedici tutti i fiori, o Madre, dico tutti e non guardare quelli che ascosti sono, ma dentro di loro invocano Te col loro cuore di figli, e Tu fa’ che non li veda, perché non arrossiscano dell’ira loro e benedicili, Madre, come sai benedire Tu.
Come la rosa fiorì in quell’aurora, così io possa fiorire, o mia Signora, fiorire io voglio per essere prato come sei Tu.
Ecco, o Madre mia, cogli in me il bello che Tu vedi, coglilo e portalo al Figlio tuo: Ello sa il dolore mio e a benedire in me sento.
Stendi il Cuore tuo su tutti gli infelici che non sanno quale prato sei Tu, Madre, che più si coglie e più si ottiene. Stendi sui loro cuori la promessa del perdono del Figlio tuo.
Ecco, o Madre, tienili tutti Tu, scaldali come sai fare Tu e dì a loro che oltre il tal calore il gelo c’è, perché non canta amore.
Benedici i figli lontani dal Padre, benedici i figli che ti bestemmiano, benedici i figli che madre non hanno, benedici i cuori sordi e freddi e fa’ che essi in campo stiano, affinché in essi si possa cogliere il bello da offrire a Te, Madre mia, perché tale io ti prego, ti stringo nel mio cuore di figlio e dico: “Vogliami bene, fa’ che io possa amarti sempre di più, sempre di più”.
Se il mio campo tutto in fiore è, prendi, Madre, prendi tutto e portalo a Te.
A MARIA CHE A FATIMA
ANCORA MADRE SI FECE
O Maria, Madre in me ti sento. Sii benedetta, benedetto con Te quel Padre che Si pose a Te come Rugiada e in Te quel Fiore bello nacque per insegnare a noi, a tutti noi, quella via, quella del Cuore del Padre. Ed Ello, Gesù, l’insegnò non con parole, non con gesti, non con una vita piena di mollezze, oh, no! Ma di sacrifici, perché tutta la sua vita fu un sacrificio al Padre e un dono a quei figli del Padre.
Ecco, io, unito a questi che in preci sono, qui mi presento e grido quel nome, quello che disse quel caro Figlio tuo: "Madre in me!"
Ti sento Madre, o Maria, e fa’ che tutti in questo dì di festa e di tripudio possano sentirti come io ti sento.
Ave, Maria! Come hai accettato quel Figlio tuo benedetto, accetta questo mio cuore e portami a quel Padre e a quel Figlio tuo, perché io voglio essere di Loro e pur di Te.
O Madre, ti sento nel mio cuore, caccia da me quel peccato, quello che non mi fa sentire Te, caccia via quell’ira, quella che non mi fa vedere Te quale Madre sei. Semina nel mio cuore un grande amore per il Padre e per il Figlio tuo e in Loro io amerò quel prossimo, quello che sta al loro Cuore e pur a Te che Madre sei.
Benedici tutti, o Vergine, che a Fatima Madre ancora ti facesti. Benedici come sai benedire Tu ed io in attesa di quel tuo Cuore, io prometto di essere degno figlio tuo, di amarti e amare in Te quella Rugiada, quel Frutto che in Te amore suona.
Benedici i miei cari, vivi e morti. Benedici chi mi sta nel cuore, sii Madre per loro come ti sento per me.
Sostieni il povero, il derelitto, commuovi il cuore del ricco, del possente, e fa’ che tutti noi, riconoscendoti Madre, ci amiamo come fratelli, come tuo Figlio ci ha insegnato, e, amandoci, sentiamo Te Madre di tutti noi.
Benedici questa terra di martiri e di asceti, e fa’ che questa fecondi, fa’ che questa terra non sia arida, ma sempre possa fiorirvi la spiga, il fiore e pur lo spino, e che questo sia non per pungere il cuore, ma per insegnarci che oltre ad esso spino ci sei Tu, c’è il Padre in Te e pure il Figlio tuo. E che questo spino possa fiorire in tutti i cuori buoni e non buoni, per poter cantare a Te ed in Te a quel Padre ed a quel Figlio che in Te sentiamo.
Ave, Maria! Sii benedetta fra tutte le donne, appellata in tutte le nazioni Madre, sii Madre ancora per me.
A SAN GIUSEPPE
O Dio, che desti a Madre nostra quel compagno degno di Lei, fa’ che le nostre preghiere siano pur per lui che in umiltà si stava e sempre Te pregava.
O Giuseppe, sii benigno per noi, per tutti noi.
Fa’ che guardando il Figlio e la Madre, noi possiamo vedere te, Giuseppe, che a benedir ci stai.
Mandaci la manna del tuo cuore, affinché la sentiamo in noi. La manna tua sia per tutti quella pace d'oro che trovasti in quell’Asilo e in quella Madre che donna tua non era.
Dacci, o Dio, la pace di Giuseppe, compagno di Cristo non padre suo, ma custode, tesoriere di quel Tesoro che in Cielo siede.
Uguale a te, Giuseppe, nell’amore al Figlio e nel rispetto alla Madre.